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Passione è un termine complesso e difficile da definire.

Deriva dal greco “pathos” che indica un misto di emozioni e rimanda alla sofferenza e al dolore…

In questo nono episodio di FeliceMente cercheremo di capire come alimentare quella che per gli antichi  era considerata il motore irrazionale dell’esistenza

Quando hai un lavoro che ti paga abbastanza da coprire i tuoi bisogni primari, pagare le bollette e permetterti anche qualcosa in più, il presupposto è che sei felice o, meglio ancora, soddisfatto. Però può succedere che ad un certo punto si manifesti un disallineamento tra le cose che fai quotidianamente e le cose a cui tieni profondamente. Queste cose generalmente vengono definite ‘passioni’!

Ma come è possibile definire realmente una passione?

Trovare la tua passione non è semplice. Anche le persone con soldi e titoli di studio fanno fatica a identificare la propria passione. Ho sentito dire spesso: “Non parli di passione finché non hai guadagnato abbastanza soldi…o almeno finché non sarai pronto per andare in pensione.

Perché si crede che guardarsi dentro e trovare le cose che ci danno piacere e soddisfazione sia un lusso di cui solo pochi possono godere, o un piacere a cui solo i pensionati possono concedersi. Chiaramente non è così, ma bisogna fare chiarezza su cosa sia realmente una passione.

Ora, quando parliamo di passione, una delle domande più comuni che le persone si pongono è: “Cos’è la passione? Come faccio a trovarla?” E nella definizione più semplice, la passione è una raccolta delle tue esperienze di vita che ti danno il più profondo senso di appagamento. E per identificare la tua passione, devi guardarti dentro.

Quindi, ora prendi carta e penna e prova a rispondere a queste due domanda:

  1. La prima domanda che ci poniamo è: “Se avessi tutto il tempo e i soldi del mondo, cosa passeresti a fare il tuo tempo?” Sembra una domanda molto semplice, ma molte persone hanno difficoltà a rispondere perché non ci hanno mai pensato.
  2. La seconda domanda che ci poniamo è: “Cosa ti rende felice o ti dà il più profondo senso di appagamento?”

Ora, si potrebbe supporre che tutti sappiamo cosa ci rende felici, ma è anche interessante notare che così tante persone non hanno idea di cosa le renda felici, perché sono così impegnate nella routine della vita che non si sono mai fermate a farlo. A guardarsi dentro. E così identificare le cose che ci danno un profondo senso di appagamento e le cose che ci danno una gioia profonda sono pensieri che iniziano a indirizzarci nella direzione della nostra passione.

E nel caso ti stia chiedendo quali siano le tue risposte a queste due domande, ti invito a rispondere a queste domande più tardi e a rifletterci sopra.

Sono consapevole che la passione da sola non può garantire il successo nella vita.

E devo sottolineare che non tutte le passioni possono diventare una carriera. Affinché la passione diventi una carriera, deve essere abbinata al giusto insieme di competenze, condizionamento e posizionamento. Quindi, quando lavoro coi ragazzi in università, faccio in modo che si guardino dentro, chiedendo loro anche quali competenze hanno, quali talenti, quale esperienza potete utilizzare per costruire una nicchia nel mercato. Ma soprattutto, guardiamo anche alle tendenze del mercato, perché non importa quanto lo ami e ti diverta. Se nessuno lo vuole o è disposto a pagare per questo, non può essere una carriera. È solo un hobby.

E la terza cosa che guardiamo è come ti posizioni? A chi ti rivolgi? A chi vuoi vendere? Perché dovrebbero voler comprare da te? E quindi la combinazione delle tre è ciò che ti permette di passare da una semplice passione a un business.

Guardarsi dentro può essere spaventoso, soprattutto se lo fai per la prima volta. Ma la verità è che non inizierai mai a vivere veramente finché non impari a vivere dall’interno. E per sbloccare il potenziale, dobbiamo guardarci dentro per identificare le cose che ci danno un profondo senso di appagamento, le cose che ci danno la gioia più profonda. Così facendo, smettiamo di lavorare e cominciamo a vivere. E il bello della vita è che non devi mai andare in pensione o dimetterti.

Perché quando smetti di lavorare e vivi, quando la passione diventa carriera, non solo eccelli, diventi inarrestabile.

 

 

Foto di Cullan Smith su Unsplash

Luca Borreca

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