“Hai raggiunto il successo nel tuo campo quando non sai se quello che stai facendo è lavoro o gioco.” (Warren Beatty)
Nonostante le modalità di ricerca del lavoro sia cambiato, il colloquio rimane l’elemento indispensabile ai fini dell’assunzione.
In questa situazione il coaching può esserti d’aiuto. In che modo? Il coaching può permetterti di acquisire tecniche da utilizzare poi proprio durante i tuoi colloqui.
Ecco tre errori da evitare e come il coaching può venirti incontro:
1.Terminare il colloquio senza fare domande. Il 21% dei candidati termina il colloquio senza fare domande importanti, come per esempio il salario, per paura di risultare inopportuni. SBAGLIATO!
L’ ascolto attivo, uno dei caposaldi del coaching, può aiutarti a scremare durante il colloquio le informazioni utili da quelle inutili e a fare le giuste domande a fine colloquio, senza risultare inopportuno o rindondante. Anzi, dimostrerai di avere spirito di iniziativa, oltre che capacità di ascolto.
2.Puntare solo sulle competenze e non sulla motivazione. Il 55% dei candidati tende a mettere in luce le proprie capacità, necessarie a svolgere il lavoro e non le ragioni che lo spingono a questo lavoro. SBAGLIATO!
Le abilità sono certamente importanti, ma spesso la mancanza di competenze può essere colmata da un’alta motivazione. Questa capacità rassicura chi ti sta facendo il colloquio. Quindi avere un’alta motivazione (per esempio la crescita professionale) è un ottimo sintomo segnale di crescita.
3.Avere la sindrome del Supereroe. Come affronta le situazioni stressanti? Non vado mai sotto pressione
Questa affermazione fa drizzare le antenne al selezionatore, perché dimostra che il candidato ha una bassa consapevolezza dei propri limiti.
E’ meglio sottolineare la capacità di restare motivati durante le situazioni difficili, non perdere di vista gli obiettivi prefissati e cercare eventuali “alleati” come i colleghi o lo stesso capo.
Non esiste in assoluto una strategia vincente che possa garantirti di essere assunto sul luogo di lavoro dei tuoi sogni. Per quanto tu possa impegnarti al 100% per fare un’ottima prima impressione davanti al selezionatore, sarà comunque lui ad avere l’ultima parola, questo ovviamente non ti impedisce di presentarti nel migliore dei modi al colloquio.