“Ammiro chi resiste, chi ha fatto del verbo resistere carne, sudore, sangue, e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere, e vivere in piedi anche nei momenti peggiori.” (Luis Sepúlveda)
In questi giorni di allarme coronavirus, ci siamo interrogati sulle caratteristiche che i sistemi che devono avere per sopravvivere e avere successo in un mondo imprevedibile.
Innanzitutto, quale sistema può essere definito resistente? È facile immaginare il suo contrario, ovvero qualcosa di fragile: tutto ciò che “si rompe”. Un sistema forte è resistente allo stress ed è in grado di mantenere la struttura in un ambiente volatile e imprevedibile. Quindi lo stress è semplicemente un’ informazione.
Come può un individuo diventare più resistente?
Detto questo, per diventare un’ atleta – e quindi un sistema – più resistente, tieni presenti questi tre principi:
- Il recupero è indispensabile: per mantenere il rendimento alto devi gestire bene le tue energie. Piccoli recuperi durante il giorno sono vitali. Assicurati anche di avere massima attenzione alla qualità del sonno perché è in questa fase che il corpo si ripara e si adatta.
- Non esagerare con lo stress. Prediligi esperienze che ti diano un po’ di stress e pressione, assicurandoti però che non ti mettano a terra irrimediabilmente.
- Creare ridondanza nel sistema. Gli atleti sembrano naturalmente predisposti alla ridondanza. Un maggiore grado di ridondanza all’interno di un sistema significa che più risorse possono essere mobilitate in risposta a fattori di stress estremi. Più risorse significano più opzioni tra cui un individuo può scegliere.