“Non conta SE cadi, o PERCHE’, ma COME REAGISCI alle cadute”
Chi non ha mai fallito almeno una volta della vita?
Il senso di fallimento, la sconfitta, la delusione, possono rendere la vita molto pesante. Eppure abbiamo tutti la possibilità di prendere atto del nostro fallimento, di accettarlo, e di andare oltre, rialzandoci più forti di prima.
Benchè il fallimento sia un’esperienza demoralizzante e dolorosa, esso fa parte della vita. Purtroppo non ci è possibile controllare quali eventi negativi ci capiteranno nelle nostre esistenze, tuttavia ci è possibile regolare, in larga misura, come reagiremo ad essi.
La paura di fallire può essere paralizzante e può succedere di non rendersi conto che è questa paura a bloccarci.
Possiamo vedere questo fenomeno in azione nelle piccole come nelle grandi cose. Si verifica ogni volta che non chiediamo quello di cui abbiamo bisogno per paura di sentirci dire di no. Quando non ci esponiamo con le nostre idee per paura che non siano apprezzate. Quando non ci apriamo all’amore per paura di essere rifiutati. Quando culliamo dentro di noi un sogno senza fare nulla per realizzarlo per paura di non essere capaci.
Ci sentiamo impantanati in sabbie mobili mentali da cui non riusciamo ad uscire.
Allenare la nostra mente a venirne fuori è particolarmente importante.
Uno sbaglio che abbiamo commesso, un colpo di sfortuna, un evento imprevisto: sono tante le situazioni che potremmo interpretare come un fallimento definitivo. In questi casi, invece che imparare dai nostri errori, ci blocchiamo: il dolore per il fallimento è troppo grande e la paura di commetterne un altro ci impedisce di muoverci.
Per prima cosa è importante analizzarlo, facendoti delle domande:
• Cosa posso imparare da questo fallimento?
• Cosa devo fare la prossima volta?
• Cosa farò di diverso la prossima volta, per raggiungere il mio obiettivo?
Una mancanza di risorse potrebbe essere all’origine del nostro blocco, o almeno così crediamo: in realtà è difficile avere tutte le risorse prima di partire. La strategia mentale più efficace è quella di identificare le risorse minime necessarie per partire e considerare il resto come una guida per progredire. Infatti, ogni risorsa mancante diventa per noi obiettivo che ci permette di avanzare.
E’ importante fare un focus sulle risorse:
• Quali risorse dovresti avere per raggiungere l’obiettivo?
• Qual è la risorsa fondamentale che ti permetterebbe di partire?
• Quali risorse puoi sostituire o eliminare?
• Come farai a trovare le risorse necessarie?
Individuare gli ostacoli che ci impediscono di muoverci verso un obiettivo dopo un fallimento è essenziale.
Come superare gli ostacoli:
• Qual è il singolo ostacolo che, se superato, ti porterebbe all’obiettivo?
• Quale potenzialità dovresti avere per superare l’ostacolo?
• Qual è l’azione più efficace che dovresti portare a termine per superarlo?
Ogni cambiamento, ogni impresa di valore, grande piccola che sia, richiede coraggio. Cioè la capacità di ridurre il rischio il più possibile e poi di avanzare verso la direzione desiderata, senza bloccarsi a causa del rischio latente che rimane e di cui non abbiamo il controllo.
Dai forma al tuo coraggio chiedendoti:
• Quale tipo di coraggio ti serve per iniziare?
• Cosa ti potrà dare questo coraggio?
• Qual è la singola azione che dovresti compiere per iniziare?
Qui occorre essere spietati con se stessi, riconoscere il problema, mettere da parte il perfezionismo e cominciare a muoversi verso i nostri desideri, accettando – anzi direi abbracciando – l’idea di potere fallire.