“Fidarsi di te stesso non garantisce il successo, ma fallire nel farlo garantisce il fallimento.” Albert Bandura
L’autoefficacia è la percezione che abbiamo di noi stessi, di sapere di essere in grado di fare, sentire, esprimere, essere o divenire qualcosa.
C’è differenza tra autostima e autoefficacia. La prima riguarda giudizi di valore personale mentre il senso di autoefficacia riguarda giudizi di capacità personale. Il senso di efficacia non riguarda il numero di abilità possedute ma ciò che si crede di poter fare con i mezzi a propria disposizione in una varietà di circostanze diverse.
Le persone che credono fermamente nelle loro capacità, prendono i compiti difficili come sfide da dominare invece che come minacce da evitare. Le persone con alta autoefficacia attribuiscono gli insuccessi alla mancanza di impegno, affrontano le potenziali fonti di pericolo o di stress con la fiducia di poterle in qualche modo controllare.
Questo modo efficace di vedere le cose aumenta il livello delle prestazioni e riduce lo stress. Le persone che dubitano delle loro capacità tendono a rinunciare facilmente, non impegnarsi, indugiare sulle difficoltà e cadere in preda allo stress e alla depressione.
L’autoefficacia si può allenare!
Per prima cosa: determinare gli obiettivi, sempre con una scadenza. E’ importante che la meta da raggiungere sia sempre chiara. Aumentando così la convinzione di riuscire a raggiungere gli obiettivi. Del resto l’autoefficacia si allena con le azioni e con il fare.
L’autoefficacia si allena anche con la mente.
1.Immaginare di trovarsi in una situazione difficile e di uscirne vittoriosi.
Fare riferimento a persone che sono riuscite a farcela. Vedere persone simili a sé che raggiungono i loro obiettivi grazie all’impegno e all’azione personale, incrementa in chi osserva la convinzione di possedere le capacità necessarie a riuscire in situazioni analoghe.
2. Richiamare alla memoria esperienze passate gestite in modo positivo.
Concentrarsi su come migliorare il proprio rendimento, si diventa più fiduciosi perché ci si concentra su qualcosa di cui si ha il controllo. Per esempio per un atleta non è possibile, ovviamente, controllare i risultati, infatti potrete anche fare la vostra migliore prestazione in assoluto ma se l’avversario è più forte, il risultato sarà negativo. Se siete concentrati sulla prestazione, rimarrete magari delusi dopo una sconfitta, ma la vostra autoefficacia rimarrà alta, perché saprete di aver dato il vostro meglio.
3.Imparare dai propri errori è importante, ma non ha senso rimanere a rimuginare su di essi.
Se passate troppo tempo a pensare ai vostri errori, la vostra autoefficacia andrà a scemare. Se comincerete a concentrarvi sulla vostra prestazione e su come poter dare il vostro meglio, senza focalizzarvi eccessivamente sugli errori, aumenterà la fiducia che provate verso voi stessi.
Se vuoi approfondire temi legati al coaching, approfondisci il tema sul nostro sito!