Sapete cos’è molto più complicato di quanto ci aspettiamo?
Sentirsi davvero vivi. Sicuramente viviamo delle vite attive, frenetiche a volte. Ma non stiamo necessariamente vivendo.
In questo settimo episodio di FeliceMente cercheremo di capire e imparare a sentirci davvero vivi…
Oggi vorrei porre il focus sulla parola divertimento.
Provate a pensarci: usiamo la parola “divertente” per qualsiasi cosa facciamo nel nostro tempo libero. Quante volte ti chiedono, dopo che hai raccontato qualcosa che hai fatto, magari durante il weekend: “ ti sei divertito?” Ma no…cioè…anche, ma non è proprio tutto divertimento. A volte è prassi, altre routine, altre ancora fatica…
Ma non è colpa nostra se siamo un po’ approssimativi nell’uso della parola “divertimento,” perché neanche il dizionario è preciso. Dice che il divertimento è svago o intrattenimento, o piacere spensierato. Una cosa riservata al parco giochi dei bambini. Lo fa sembrare frivolo e facoltativo.
Ma se ripensate ai vostri ricordi che si distinguono per essere stati davvero divertenti (e vi invito a farlo davvero), i ricordi che descrivereste come, “divertenti da morire”, vedrete che c’è qualcosa di molto più profondo.
Quindi in realtà il divertimento non è solo un piacere spensierato. Non è solo per bambini, e senza dubbio non è frivolo. Il divertimento è piuttosto il segreto per sentirsi vivi.
Quindi oggi vorrei approfondire il discorso relativo alla definizione di divertimento e trovare dei punti cardine, dei tasselli, sui cui puntellare la sua definizione.
- Il divertimento è una sensazione, non un’attività.
E questo è importante, perché spesso se chiedo alle persone cosa sia il divertimento, fanno un elenco di attività in cui si dilettano. Dicono “ballare è divertente” o “andare allo stadio è divertente” o, che so, “giocare a paddle è divertente”. Pare che tutti convengano che il paddle sia divertente!
E devo dire che il paddle è davvero divertente, davvero, l’ho provato. Ma ti capita anche di perdere, a me molto spesso e mi fa pure male la schiena dopo. E allora perché definisco il paddle divertente? C’è un elemento di serendipità. Mi lascia addosso questa sensazione, che è molto semplice riconoscerla, perché mi accende voglia di fare…
- Il divertimento è giocosità e connessione.
Non dovete sentirvi obbligati a giocare, e neanche, ci mancherebbe, a fingere. Dico però che ci vuoi una certa spensieratezza e fare le cose per il gusto di farle, senza eccessiva attenzione al risultato. Dimenticandosi il perfezionismo. Quando ci divertiamo abbassiamo la guardia e non ci prendiamo troppo sul serio.
La connessione nasce dalla sensazione di condividere un’esperienza speciale. Credo sia possibile in certe circostanze divertirsi da soli, e provare un senso di connessione con sé stessi o l’ambiente circostante, o con l’attività svolta. Ma nella gran parte delle storie che la gente mi racconta dei ricordi più divertenti, c’è anche un’altra persona.
- Il divertimento è flusso.
Il “flusso” è lo stato in cui siamo così concentrati su quello che facciamo da perdere la cognizione del tempo. Pensate a un atleta durante la gara o a un musicista che suona. Ci siamo dentro. È possibile essere nel “flusso” e non divertirsi, ad esempio quando litighiamo, ma non possiamo divertirci se non siamo nel “flusso”.
Ma perché quindi è così importante divertirsi?
- Il divertimento genera energia. Le persone si illuminano, quando mi raccontano le storie divertenti. È come se un fuoco si accendesse dentro di loro, emanano energia e calore contagiosi. La vita spesso ci toglie lo slancio, ma il divertimento ci arricchisce sempre. E il divertimento ci rende presenti. Ci diamo da fare per essere più presenti. Facciamo yoga, meditiamo, tutte cose belle ma che il divertimento sia un flusso significa che quando ci divertiamo semplicemente siamo presenti. Non c’è altro modo.
- Il divertimento ci unisce. quando ci divertiamo con gli altri non li vediamo più come avversari. Ci connettiamo a loro come esseri umani. E questo è il primo passo per collaborare e risolvere i problemi.
- Il divertimento ci rende anche più sani. Essere soli e stressati, provoca cambiamenti ormonali che aumentano il rischio di malattia. Ma quando ci divertiamo siamo più rilassati e connessi, stati d’animo che hanno l’effetto opposto.
E infine il divertimento è felicità. Tutti ambiano al massimo di felicità. Ve lo racconto oramai da sette episodi. Leggiamo libri sulla felicità, scarichiamo app sulla felicità ma nel momento in cui ci divertiamo, siamo sempre felici. Allora penso che forse il segreto per una felicità duratura è semplicemente vivere ogni giorno più momenti divertenti.
Come possiamo divertirci di più?
Per cominciare non cercarlo in Google, potresti trovare questi suggerimenti:
“fai bricolage.” (quasi non so avvitare una lampadina, dici che mi divertirei?)
“impara a lavorare all’uncinetto.” (uso le stansmith con lo strappo, ci manca solo che mi impegno ad annodare qualcosa)
“Guarda un documentario sul cambiamento climatico.” (non è il periodo…)
E il mio preferito, “arreda la casa con le zucche.” (forse perché siamo sotto halloween?!)
Non sono buoni consigli.
Quello che più funziona per divertirvi è concentrarsi sugli ingredienti, cioè fare il possibile per arricchirsi di giocosità, connessione e “flusso”. Ed ecco qualche idea per voi. Innanzi tutto limita le distrazioni che riducono il “flusso”.
In che modo?
- Stabilisci un contatto visivo. Guardateli negli occhi
- E magari raccontate qualcosa di bello della tua giornata. vi stupirà quanto un solo momento di connessione possa farvi star bene.
- Se c’è un’attività che stimola in voi un flusso di giocosa connessione, dedicatele del tempo in agenda. Date importanza al divertimento. Perché ce l’ha.
Io sto provando a divertirmi di più ed è bello vedere quanti aspetti della mia vita il divertimento abbia toccato. Sono più creativo e più produttivo, sono più resiliente. Rido di più (un po’ di più…).
Il divertimento è felicità. È un distillato di energia vitale. E quanto più spesso lo sperimentiamo, tanto più ci sentiremo davvero vivi.
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