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“La mente è tutto. Ciò che tu pensi, tu diventi.” (Buddha)

Quali meccanismi entrano in gioco prima di una competizione?.

Arousal è la risposta. Ovvero lo stato generale di attivazione e reattività del sistema nervoso, in risposta a stimoli interni (soggettivi) o esterni (ambientali e sociali).
Nella vita quotidiana è quindi particolarmente coinvolta nelle scelte legate alla ‘sopravvivenza’, quali il soddisfacimento dei bisogni primari (fame, sete, sonno, attività sessuale,..) e le risposte a stimoli percepiti come pericolosi (fuga, attacco, svenimento, blocco dell’azione).
Nello sportivo è definita come uno stato di eccitazione, di allerta dell’atleta.

Il modello della “U rovesciata” ci aiuta a capire cosa succede nell’organismo di fronte ad una performance.


Questo modello mostra come di fronte ad una prestazione, a seconda della difficoltà e dell’impegno richiesto, la nostra attivazione psico-fisiologica, l’arousal si modifica e aumenta.

Aumentando l’arousal è normale percepire la variazione di alcuni parametri fisiologici, quali il ritmo della respirazione e la frequenza del battito cardiaco.
Insieme a questi parametri fisiologici si modificano anche alcuni aspetti cognitivi. Ad esempio l’attenzione si focalizza sulla prestazione, allontanando altri pensieri non funzionali all’attività da svolgere.
E’ dunque assolutamente normale e positivo sentire, prima di una competizione importante, variare i nostri parametri fisiologici. Questo vuol dire che il nostro sistema mente-corpo si sta preparando al meglio per affrontare la competizione.

Ma qual è allora il giusto livello di arousal per affrontare una gara?

Non esiste un valore universale perché ognuno di noi ha il suo livello ottimale di arousal però è importante imparare a riconoscerlo.

Un semplice esercizio per riconoscerlo, è ricordare la gara perfetta.

Visualizza la competizione in cui ti sei sentito rendere al massimo delle tue potenzialità fisiche e mentali.
Una volta portato alla mente l’episodio, scrivi nel dettaglio le sensazioni fisiche che hai provato in quello stato. Per esempio il cuore batteva più forte, mi sentivo concentrato su quello che dovevo fare, ero lucido, ecc.

Facendo questo lavoro su prestazioni diverse, inizierai a riconoscere i segnali di “arousal ottimale” e dovrai verificarli prima della competizione di avere questi segnali, acquisendo una maggiore consapevolezza.

In caso contrario, se non li dovessi avvertire, quello sarebbe il “campanello di allarme”. Questo ti porterà a dire: “non sono pronto ad affrontare la gara, devo fare qualcosa per cambiare questo assetto mentale prima di entrare in gara”.

Noi di LI COACHING lavoriamo molto su questi aspetti e utilizziamo diverse tecniche per aumentare o abbassare l’arousal.

Non esitare a chiederci qualche consiglio!

Luca Borreca

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