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La riflessione su questo nuovo articolo, parte dalla situazione che stiamo vivendo.

La crisi geopolitica di queste ultime due settimane ha messo sotto gli occhi di tutti gli effetti negativi prodotti da un mondo globalizzato. La guerra rischia di far naufragare definitivamente l’asse creatasi negli ultimi 40 anni nei rapporti fra Europa e Russia, aggravata oltretutto dall’interdipendenza energetica.

Tutto questo ha fatto scaturire in me una riflessione sulla necessità di affermare valori più in linea con i nostri veri bisogni come individui. Lo spunto me lo ha dato una vignetta della pagina de ‘La Scimmia Pensa‘ tratta dal mitico film con Charlie Chaplin, ‘Il Grande Dittatore’.

Le correlazioni

Il nuovo momento di difficoltà che stiamo vivendo (dopo i due anni caratterizzati dalla crisi dovuta al covid), ha reso ancora più forte il bisogno di sentirsi parte di una vera comunità caratterizzata da uno stile di leadership positivo, un sistema valoriale nuovo, in cui compaiano concetti come sostenibilità, cura delle persone, qualità del tempo e dello spazio e autenticità, solo per citarne alcune.

Diventa quindi fondamentale comprendere come il livello individuale (ad esempio quello di un leader) influenzi il livello culturale di una organizzazione. Dalla vicinanza o lontananza tra i livelli nascono risonanze o dissonanze, frustrazioni e confini. Ecco allora che diventa utile allargare il nostro sguardo non solo al presente ma anche al passato. Occorre comprendere quali siano le caratteristiche del sistema sociale e organizzativo in cui ci troviamo ora e cosa ci abbia portato fin qui.

Valori e organizzazioni

Frederic Laloux, con l’aiuto di cinque colori, ha delineato l’evoluzione dei fenomeni organizzativi umani nel suo Reinventing Organizations: An Illustrated Invitation to Join the Conversation on Next-Stage Organizations (pubblicato nel 2014). Secondo questo studio, le organizzazioni sono un riflesso dell’evoluzione dell’interiorità umana. A ogni salto significativo compiuto dalla civiltà, con innovazioni politiche, economiche e tecnologiche, si sarebbero quindi accompagnati nuovi modelli organizzativi.

Le forme organizzative nelle quali viviamo, lavoriamo e che adottiamo, derivano dai nostri sistemi valoriali e determinano il nostro modo di osservare, pensare e governare. Ecco allora che i diversi stadi della vita organizzativa, vengono rappresentati con questi cinque colori diversi.

  • Livello Red (Mafia)

La paura è ciò che tiene unito il gruppo. Il capo esercita un ruolo di dominio per mantenere il controllo, di conseguenza la leadership è una mera manifestazione di potere. Il valore principale risiede nell’importanza del comando.

  • Livello Amber (Mondo Militare)

Il futuro è una ripetizione del passato. I ruoli sono formali e organizzati gerarchicamente e lo stile di leadership è autoritaria. Il valore principale risiede nella stabilità.

  • Livello Orange (Multinazionali)

Profitto, competitività e crescita sono le caratteristiche principali. La direzione da gli obiettivi, il come ottenerli spetta al singolo individuo. Lo stile di leadership è decisionista, orientato all’obiettivo. Il valore principale risiede nella meritocrazia e nella responsabilità.

  • Livello Green

In un contesto pluralistico, l’attenzione viene posta sull’individuo, sulla cultura condivisa e sull’empowerment. La leadership è orientata al consenso e il valore principale risiede in una cultura organizzativa guidata dai valori comuni e dall’empowerment.

  • Livello Teal

Si tratta dello stadio evolutivo più avanzato. Lo stadio futuro. L’organizzazione viene vista come un entità vivente con un suo potenziale e un suo scopo. La leadership è distribuita e il valore principale risiede in uno scopo evolutivo.

In conclusione possiamo affermare che ogni tipologia organizzativa è collegata a specifiche visioni del mondo, stile di leadership e visione dei valori. Non ce n’è una migliore dell’altra, ma una che si adatta meglio di altre alla propria realtà e ai propri obiettivi. Quando però i cambiamenti (interni o esterni) cominciano a evidenziarne tutti i limiti, il sistema organizzativo entra in crisi e gradualmente viene sostituito da uno nuovo, più adeguato ed efficace.

La realtà che ci circonda, come abbiamo potuto constatare in questi ultimi due anni, cambia con tale velocità che diventa impossibile fare piani futuri. La vera differenza, ne siamo sicuri, la faranno le persone, il loro impegno e la loro capacità di cogliere e di rispondere tempestivamente ai segnali di cambiamento.

I nuovi modelli organizzativi, i diversi stile di leadership e il ruolo del CHO in azienda ti interessa? Contattaci per avere maggiori informazioni e approfondire!

Photo by Riccardo Annandale on Unsplash

 

 

Luca Borreca

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